Il Marketing dell’Ascolto ha iniziato a giocare un ruolo davvero centrale a partire dall’inizio del 2020, con la diffusione del Coronavirus e la conseguente emergenza sanitaria che ci ha tenuti chiusi in casa per mesi. In realtà, la sua importanza era nota già da qualche tempo, ma l’impennata del trend ha inevitabilmente coinciso con una fase storica che ha visto un aumento trasversale dell’utilizzo delle piattaforme digitali, necessarie a colmare il gap generato da lockdown e distanziamenti sociali.
In che modo il Marketing dell’Ascolto potrà continuare a essere utile alle aziende e alle agenzie di Marketing e Comunicazione, ora che l’emergenza COVID-19 sembra finalmente in fase di attenuazione?
Mai come ora, il potere della voce può fare la differenza nelle decisioni strategiche delle imprese. Le piattaforme digitali, popolatissime e ricchissime di interazioni di ogni tipo, incluse quelle che un tempo si sarebbero svolte in contesti live (si pensi ad esempio alla novità rappresentata dal nuovo social ClubHouse), sono diventate o stanno diventando il centro dell’interazione vocale e delle conversazioni sulle tematiche più disparate: YouTube, SoundCloud, Spotify e Apple Podcast sono solo alcune delle tante a disposizione.
In termini pratici, questo significa che le aziende (o le agenzie di marketing) che sapranno ascoltare avranno la possibilità di analizzare una quantità enorme di dati che permetteranno di definire gusti, aspettative e desideri dei consumatori e potenziali tali. A partire da questo preziosissimo patrimonio intangibile di informazioni, realizzare campagne di marketing mirate o prendere decisioni aziendali strategiche in merito al futuro di prodotti e servizi sarà un’attività sempre più data-driven e quindi, potenzialmente, più efficace.
D’altro canto, il Marketing dell’Ascolto permetterà alle aziende e ai brand di utilizzare essi stessi la voce per promuovere i loro valori, la loro offerta, o semplicemente la loro filosofia aziendale nell’ottica di una sempre più positiva Brand Reputation (o di una migliorata Brand Awareness). E non ci riferiamo soltanto al classico social listening!
ClubHouse ma non solo: i social si preparano al Marketing dell’Ascolto
In questo senso è anche importante ricordarti che, attualmente, l’unico vero social network specificamente tarato sul Marketing dell’Ascolto è il già citato ClubHouse che, lanciato nell’aprile 2020, si è da subito proposto come piattaforma diversa da quelle già presenti, poiché fondato su chat audio e inviti.
Essendo per sua natura basato su contenuti audio, ClubHouse si rivela quindi il contenitore perfetto per organizzare e tenere seminari o approfondimenti “narrati” in cui il brand può presentarsi sotto un profilo umano e reale su un palco digitale esclusivo, poiché raggiungibile soltanto su invito ed esclusivamente da possessori di iPhone (anche se si pensa ora all’estensione anche ai dispositivi Android, visto il grande successo registrato in poco più di un anno).
Niente foto, né post né commenti, quindi, ma solo ed esclusivamente voce: sia degli utenti che di chi conduce gli eventi digitali o i podcast. Ecco quindi che, con ClubHouse, il Marketing dell’Ascolto prende una nuova dimensione, che è sia social listening sia ascolto concreto di contenuti audio in real-time e verticalizzati su tematiche particolari.
Già al momento dell’iscrizione l’utenza viene peraltro correttamente segmentata, perché tenuta a indicare i temi di proprio interesse, così da generare target specifici per ciascun argomento e indirizzare correttamente gli utenti a diverse stanze di conversazione.
Seppure ancora piuttosto “verde” nel panorama dei tanti social network a disposizione, ClubHouse ha finora registrato un altissimo gradimento e il suo potenziale sembra davvero elevato. Per questa ragione, sia le agenzie di Marketing (o Digital Marketing) che quelle di Comunicazione, ma anche le aziende, dovrebbero prestarvi attenzione e valutarlo come mezzo esclusivo per raccontare e raccontarsi.
Le stime attuali ci indicano che ClubHouse ha oggi un valore pari a circa un miliardo di dollari, che è sostenuto da 183 diversi investitori e che vanta già circa 5 milioni di iscritti provenienti da tutto il mondo. Certamente quest’ultimo è un numero estremamente contenuto rispetto a giganti come Facebook e Twitter, ma non per questo da mettere da parte, specialmente se si considera che ClubHouse punta moltissimo sulla propria esclusività e desidera discostarsi da un target generalista e atematico.
Aspettiamoci, allo stesso tempo, che anche gli altri player notino l’importanza del Marketing dell’Ascolto e seguano il trend: non a caso, proprio di recente Facebook ha già lanciato (seppure in fase di beta-testing) le proprie live audio room, che altro non sono ambienti di conversazione in diretta identiche a quelle del proprio nuovo concorrente; i nuovi soundbites (veri e propri contenuti sonori in brevi clip), i podcast da ascoltare sul proprio partner Spotify e persino inediti strumenti per creare audio originali.
Il Marketing dell’Ascolto è quindi uno strumento destinato a rimanere, e un elemento in più da tenere in serbo per le prossime strategie aziendali.
Vieni a trovarci in Tramite per parlarne meglio!